In Israele prima del Krav Maga, codificato come metodo nel 1948, esisteva già un sistema di autodifesa chiamato ISRAELI JU JITSU, tenuto segretissimo perché patrimonio dell’Haganà, il movimento clandestino nato appunto con il sionismo ai primi del ‘900 (movimento politico internazionale il cui fine è l’affermazione del diritto alla autodeterminazione del popolo ebraico mediante l’istituzione di uno Stato ebraico, inserendosi nel più vasto fenomeno del nazionalismo moderno).
Alla realizzazione di tale sistema collaborarono diversi maestri di Ju-Jitsu, primo fra tutti Moshe Felden krais (Slawuta Impero Russo, 6 maggio 1904, Telaviv, 1 luglio 1984), la prima cintura nera di Ju-Jitsu/Judo che Jigoro Kano rilasciò in Europa tramite il Maestro Kawaishi considerato il padre del Judo Francese.
Successivamente Imi Lichtenfeld, uomo di grande valore, modificò il sistema chiamandolo Krav Maga.
Il metodo di Ju Jitsu Krav Maga è un sistema di combattimento ravvicinato e autodifesa di origine israeliana nato quindi durante la prima metà del '900 grazie ad un ufficiale dell'esercito israeliano, Imi, esperto in tecniche di lotta occidentali su richiesta dello stesso governo israeliano.
L'esigenza era quella di sviluppare un sistema di combattimento efficace ma rapido da apprendere, al fine di addestrare le neonate forze di difesa israeliane. L'esperienza personale di Lichtenfeld influenzò pesantemente lo stile e la filosofia del krav maga: infatti egli, grande ginnasta, pugile e campione di lotta libera, alla base teorica aggiunse una grande esperienza di lotta di strada, maturata in una gioventù in parte passata a lottare per la vita nei vicoli del suo paese natale, allora occupato dai nazisti.
La parola krav maga, in ebraico moderno, significa letteralmente "combattimento con contatto/combattimento a corta distanza". È costruito estrapolando e semplificando i movimenti e le tecniche apprese attraverso lo studio delle arti marziali in modo da renderlo il più semplice ed efficace possibile durante un combattimento senza regole.
Questa disciplina rimane riservata ai militari fino al 1963 poi, a seguito di un intelligente lavoro di adattamento ad opera dello stesso fondatore Imi Lichtenfeld, viene insegnata anche ai civili israeliani.
A partire dai primi anni 80 il metodo arriva negli Stati Uniti e da allora si diffonde gradualmente e con costanza in tutto il mondo.
La diffusione del Krav Maga in Italia si colloca verso la fine degli anni 90.
Il Krav Maga non è uno sport da combattimento né un’arte marziale classica ma è un sistema di difesa personale che si contraddistingue per l’istintività e la logica dei metodi applicati a tutela della propria e altrui incolumità. Si tratta di un metodo innovativo perché insegna a gestire situazioni reali e non competizioni regolate da norme prestabilite: risultano essenziali solo l’atteggiamento mentale, l’efficacia della tecnica e quindi la sicurezza di chi si difende.
Proprio perché l’aggressione da strada è per sua natura imprevedibile, il metodo non può includere regole o limitazioni. Allenandosi nel Krav Maga si apprende come affrontare le aggressioni reali, a scegliere la strategia migliore da attuare con una intelligente e immediata valutazione delle circostanze in cui ci si trova.
Per la sua semplicità è adatto a uomini e donne di ogni età.
Imparare la difesa personale non è semplice n'é immediato.
Anche per sistemi come il Krav Maga i tempi di apprendimento non sono brevissimi e variano sulla base di molti fattori:
personali;
tempo dedicato all’allenamento;
passione, l’impegno;
etc
Apprendere la difesa personale non è semplice.
Insegnare la difesa personale non è semplice.